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Perché Kodak rimane il marchio dei ricordi fotografici ?

Ci sono nomi che evocano molto più di un marchio. Sono capsule di ricordi carichi di emozioni. Kodak è uno di questi. Da oltre 135 anni, la nostra azienda ha plasmato la storia della fotografia. Ma soprattutto, ha trasformato il modo in cui conserviamo i nostri ricordi fotografici. Rendendoli semplici, accessibili, durevoli.

In un mondo in cui il digitale ha invaso tutto, Kodak rimane un punto di riferimento di autenticità. Un trait d'union tra passato e presente. Un marchio che continua a far vibrare ogni istante catturato con la stessa passione di ieri.

La sua forza è la capacità di evolversi senza mai tradire il proprio DNA. Kodak non è solo un'azienda. È una memoria collettiva. Un filo che lega le generazioni. Un invito a immortalare la vita per raccontarla meglio, oggi come un tempo.

La storia di Kodak, un secolo di ricordi fotografici

Gli inizi di Kodak

La storia di Kodak si legge come una vera e propria avventura, un racconto appassionante che unisce innovazione e democratizzazione dell'immagine. Fondato nel 1888 da George Eastman a Rochester, New York, il marchio ha rivoluzionato il mondo della fotografia. Il suo slogan emblematico “You press the button, we do the rest” incarnava una promessa audace. Trasformare un'arte tecnica in un gesto semplice, accessibile a tutti. Eastman voleva rendere la fotografia “pratica come una matita”.

Fin dai suoi esordi, Kodak ha realizzato una serie di innovazioni simboliche che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. La Kodak No. 1, lanciata nel 1888, è stata la prima fotocamera per il grande pubblico. Pellicola precaricata da 100 scatti, sviluppo incluso. Ha permesso a tutti di catturare momenti senza perdersi nelle impostazioni. L'anno successivo, la pellicola trasparente in rullo sostituì le pesanti lastre di vetro, aprendo la strada a fotocamere compatte e portatili. Poi, nel 1900, la Brownie, venduta a un dollaro (pellicola a 15 centesimi), incarnò la democratizzazione totale.

Kodak accompagna l'arrivo del colore

Con l'arrivo del colore, Kodak rafforza ulteriormente il suo patrimonio. Il KODACHROME, lanciato nel 1935, diventa la prima pellicola a colori per il grande pubblico ad avere un successo mondiale, seguito nel 1942 dal KODACOLOR, il primo negativo a colori per la fotografia fissa. Queste innovazioni consentono di catturare i ricordi fotografici in tutta la loro intensità cromatica, offrendo una nuova dimensione alle immagini di tutti i giorni.

Tra il 1950 e il 1989, i giganteschi schermi COLORAMA, situati in cima alla Grand Central Station di New York, espongono immagini spettacolari davanti a un pubblico di centinaia di migliaia di passanti ogni giorno. La presenza delle fotocamere Kodak in queste immagini rafforza l'idea che Kodak sia lo strumento per eccellenza per creare ricordi fotografici duraturi.

Democratizzazione delle pellicole e delle fotocamere usa e getta

Negli anni '60, le fotocamere INSTAMATIC semplificano ulteriormente la fotografia amatoriale. La loro facilità di inserimento della pellicola ne aumenta notevolmente la popolarità. Oggi, lo stile della fotocamera analogica Kodak i60 si ispira direttamente alla famosa Instamatic 100 lanciata negli Stati Uniti nel 1963, a dimostrazione che l'estetica di questi classici continua a vivere.

Infine, nel 1987, Kodak innova con la fotocamera usa e getta precaricata per 24 scatti, un successo immediato durante le feste o i viaggi in famiglia. Questi modelli, disponibili in versioni impermeabili o con flash integrato, offrono un'esperienza semplice e senza stress per catturare ricordi fotografici spontanei.

Insieme, queste pietre miliari testimoniano un filo conduttore. Kodak non si limita a inventare oggetti. Plasma il nostro modo di catturare e conservare i momenti preziosi, generazione dopo generazione.

Kodak nell'era digitale

Quando Kodak attraversa le generazioni, non è solo un marchio che evolve, è una storia familiare che continua a scriversi. All'alba dell'era digitale negli anni 2000, la fotografia è cambiata radicalmente. Tuttavia, Kodak non ha mancato alla sua promessa di mantenere la semplicità emotiva e l'affidabilità che hanno forgiato il suo DNA.

Lo sviluppo del digitale in Kodak

Già nel 1975, i suoi laboratori hanno progettato la prima fotocamera digitale. Qualche anno dopo, nel 1988, il sistema Create-a-print ha permesso a chiunque di stampare le proprie foto in negozio in pochi minuti. La gamma Easyshare del 2001 ha semplificato il trasferimento delle immagini e, già nel 2005, Kodak ha lanciato i suoi modelli connessi, mantenendo sempre questa idea centrale. Rendere la fotografia accessibile a tutti, conservandone l'anima.

Nel 2013, la gamma PixPro ha incarnato appieno questa transizione controllata. Offre una vasta gamma di dispositivi, dalle fotocamere compatte alle bridge, passando per le action cam e i modelli a 360°. Questi dispositivi, progettati per usi diversi, dall'avventura alla semplicità quotidiana, consentono a ogni generazione di catturare i propri momenti a modo proprio, rimanendo fedeli allo spirito Kodak.

Kodak fedele alle sue radici

Questo ponte tra tradizione e modernità è il punto di forza di Kodak. Il passaggio al digitale non ha significato l'abbandono delle radici, anzi. È la conferma che l'essenziale rimane immutabile, indipendentemente dalla tecnologia. Le fotocamere istantanee restituiscono il piacere tattile di tenere in mano un ricordo fotografico. I modelli impermeabili consentono di vivere senza freni, catturando l'attimo. La filosofia di Kodak rimane intatta. Offrire a tutti la possibilità di scrivere i propri ricordi fotografici, generazione dopo generazione, un'immagine alla volta.

Kodak continua a incarnare questa magia, un gesto, un momento, un legame. Testimone di migliaia di storie familiari, il marchio unisce ancora oggi coloro che hanno conosciuto la fotografia analogica a coloro che vivono l'istantaneità digitale. Ecco perché Kodak rimane, più che mai, il marchio iconico dei ricordi fotografici attraverso i secoli.

L'eredità analogica di Kodak

Perché fotografare in analogico?

Allo stesso tempo, l'offerta analogica continua. L'analogico, con la sua pellicola, offre un'esperienza davvero unica. A differenza del digitale, non è possibile scattare all'infinito. Una pellicola a colori, ad esempio, contiene 24 scatti. Scegliere la pellicola, inserirla, scattare con attenzione e poi aspettare lo sviluppo in laboratorio. Questo percorso, di per sé, fa parte del ricordo. Ogni immagine racconta sia il momento catturato che il modo in cui è stata fotografata. Ogni foto è importante, perché non c'è uno schermo per controllare o ricominciare.

La Kodak i60

La fotocamera Kodak i60, ispirata al design Instamatic 100, offre un'esperienza tattile e contemplativa. Scelta della pellicola, riavvolgimento manuale, flash integrato. Permette alle nuove generazioni di riscoprire il piacere autentico della fotografia su pellicola, di sperimentare un'arte lenta, riflessiva, ricca di momenti.

Le immagini analogiche hanno un fascino unico. La loro grana, la saturazione dei colori, le sfumature delicate. Tutto questo crea una texture che non si trova nel digitale.

La scelta delle pellicole analogiche

Le pellicole Kodak, Kodak UltraMax 400 135 mm a colori o Gold GB Film 200, prolungano questo legame tra passato e presente. Tra chi è cresciuto nell'era analogica e chi opta per la condivisione digitale istantanea. Ogni foto è un'emozione concreta, stampata, tangibile, da conservare.

Kodak, un marchio intergenerazionale

Kodak non è solo un marchio di fotocamere. È un nome carico di emozioni, un forte legame tra le generazioni. Chi non ha in mente un'immagine Kodak? Una foto un po' sbiadita infilata in un vecchio album, uno scatto d'infanzia ritrovato in una scatola di latta o una foto istantanea appesa al muro. Questi ricordi fotografici raccontano momenti di vita, tramandati dai genitori ai figli, dai nonni ai nipoti.

L'importanza dei ricordi fotografici

Per molti, Kodak evoca l'infanzia. La macchina fotografica del nonno che si tirava fuori per i matrimoni, il flash che illuminava il salotto a Natale o la macchina fotografica usa e getta infilata nella borsa per le vacanze al mare. All'epoca, ogni foto aveva un costo, richiedeva tempo, attenzione, attesa. Forse è questo che le rendeva così preziose. A differenza di oggi, dove è possibile scattare decine di foto dello stesso momento, la fotografia analogica imponeva un ritmo più lento, un approccio più riflessivo. Ogni scatto era una scelta, un'intenzione. È questo approccio che rendeva bella la fotografia analogica.

Kodak con le generazioni future

Ancora oggi, i più giovani stanno riscoprendo il piacere di un tempo. Abituati ai selfie e alle gallerie digitali, stanno riscoprendo il fascino delle immagini su carta, quella sensazione unica di tenere una stampa tra le mani. I ricordi fotografici non si limitano più a esistere su uno schermo, ma vengono esposti, scambiati, condivisi. Kodak accompagna questa riscoperta combinando sapientemente innovazione e nostalgia attraverso la sua gamma di prodotti.

Il successo delle fotocamere istantanee o delle fotocamere digitali compatte impermeabili della gamma PixPro ne è la prova. La fotografia conserva il potere magico di unire le persone. Che si utilizzi una fotocamera analogica per la sua grana particolare o un modello digitale per la sua velocità e precisione, il gesto rimane lo stesso. Catturare l'istante, conservarne una traccia, creare un ricordo fotografico che dura nel tempo.

Kodak, il marchio iconico dei ricordi fotografici

Kodak ha saputo parlare a tutte le generazioni. Gli appassionati della fotografia analogica ritrovano i gesti di un tempo, mentre i più giovani riscoprono il piacere di una foto pensata, stampata, condivisa. Questo doppio sguardo, tra memoria e modernità, rende Kodak un marchio profondamente intergenerazionale.

Negli ultimi anni, alcuni modelli digitali come la Kodak FZ55, venduta a 129,99 €, hanno riscosso un grande successo sui social network. Compatte, accessibili e facili da usare, sono diventate virali tra i giovani che cercano un'alternativa semplice e creativa allo smartphone.

In fondo, Kodak non è solo un'azienda fotografica. È un'azienda che si occupa di memoria. Un marchio che da sempre difende l'idea che ogni immagine conta. Una foto è un ricordo, un legame, un momento da conservare. Ed è questa fedeltà all'emozione che fa sì che Kodak continui ad accompagnare le storie di famiglia, un'immagine alla volta.

 

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